Nell'elegante dimora signorile di Hyde Park Gate, fra tende pesanti e
carta da parati scura, nasce Adeline Virginia Alexandra-Stephen. Miss
Jan - come ama farsi chiamare - cresce all'ombra della cultura austera
del padre e della bellezza fragile di una madre eterea. Muovendosi tra
le stanze buie di quella casa e quelle più ariose della villa di
famiglia sulle verdi coste della Cornovaglia, Miss Jan, penultima di
otto fratelli, interroga gli oggetti alla ricerca della propria
identità, e osserva il turbinio della vita intorno a lei nel tentativo
di comprendere quel mondo che tanto la attrae e tanto la illude. In
quelle stanze cresce, si innamora, legge, scrive e lotta contro le
regole dell'Inghilterra vittoriana, che le impongono un futuro di moglie
e madre. E così, nella continua ricerca di un luogo in cui costruirsi
al di fuori degli sguardi altrui, Miss Jan si appresta a diventare
Virginia. La prosa di Emmanuelle Favier disegna un ritratto che
restituisce la malinconia amara, la solitudine, gli slanci di un animo
inquieto e ribelle: un romanzo di formazione che racconta la crescita
artistica e personale della Woolf, e insieme un omaggio letterario a una
delle voci femminili più importanti e paradigmatiche del Novecento.