"Il mantello" è un libro che nasce da un momento eccezionale della vita
della scrittrice cilena. La perdita di Margarita, una delle amatissime
sorelle, fa vacillare tutto il suo mondo. Ma invece di sfuggirvi,
Marcela decide di abbracciare il suo dolore e di dedicarvisi interamente
per cento giorni della sua vita. Nell'isolamento della sua casa in
campagna, la scrittura diventa strumento di riflessione e introspezione,
per mettere ordine nei suoi pensieri e arrivare finalmente ad accettare
una realtà nuova, mutilata. E quelli che all'inizio sono solo appunti
sparsi diventano presto un romanzo, per la prima volta in forma
autobiografica. Denso di riferimenti letterari, da Philip Roth a Elias
Canetti, passando per Philippe Claudel, Brodskij, Freud, Virginia Woolf
solo per citarne alcuni, con incursioni nei territori dell'infanzia
venate da un garbato umorismo, "Il mantello" è il racconto delle
emozioni e dei sentimenti che ci travolgono quando si perde una persona
cara. Con vena poetica e informale, Marcela Serrano ci consegna il suo
libro più intimo, una toccante riflessione sugli affetti e sulla
perdita.