«Vincere per Roma!». 286 d.C., Gallia settentrionale. Valerio Metronio
Stabiano è un romano d'antico stampo. È sempre stato un soldato, che i
tumultuosi eventi del suo tempo hanno portato ai più alti gradi nelle
legioni. Uomo d'ordine, da sempre dedito a Roma e ai suoi valori, è
stato emarginato dall'imperatore Marco Aurelio Carino poco prima della
guerra civile contro Diocleziano. Condannato all'inazione mentre il suo
mondo è in pericolo, si è ritirato nella sua villa di campagna,
forzandosi a vivere come un comune aristocratico. Una vita lontana dai
campi di battaglia che gli ha permesso, se non altro, di godere
dell'affetto dei suoi familiari. Ma i tempi sono cupi. Rivolte contadine
e massicce incursioni di barbari minacciano l'unità e la stessa
esistenza dell'Impero. Le orde dei ribelli bagaudi, dedite a sanguinari
riti celtici, dilagano nelle province galliche, e la stessa famiglia
Metronia è in pericolo. Diocleziano, divenuto imperatore, è risoluto a
porre fine al caos. Toccherà a Valerio Metronio, richiamato al servizio
di Roma, portare a termine una missione ad alto rischio, per stroncare
la ribellione. Tra le poche forze al suo comando, una coorte di soldati
umiliati e oggetto di disprezzo, superstiti di una legione d'Oriente, in
prevalenza costituita da cristiani, punita con la decimazione per aver
rifiutato di rendere il sacrificio d'uso agli dei. Sarà sotto la sua
guida che questi uomini, attraverso un succedersi di battaglie,
troveranno il loro riscatto. Guido Cervo torna all'Impero Romano con un
romanzo epico. Una storia attualissima che porta in luce la complessità
di un mondo scosso da potenti rivolgimenti, che chiamano ciascuno a
scelte decisive e al sacrificio personale in difesa del bene comune.