«Sono una donna che ama una donna. Lesbica, gay, omosessuale: alle
persone piace dare definizioni. Io non mi definisco in amore e l'amore,
così classificato, non mi definisce». Carolina Morace è stata la più
grande calciatrice italiana di tutti i tempi e fra le prime tre del
mondo. Da allenatrice è stata la prima a guidare una squadra
professionistica maschile (la Viterbese) e a diventare Ct della
Nazionale italiana. Con il Canada ha battuto le campionesse del mondo
degli Stati Uniti conquistando la Concacaf. Prima di rientrare in Italia
come tecnico del Milan, è stata per un breve periodo coach di Trinidad e
Tobago. "Fuori dagli schemi" non è soltanto una biografia sportiva, ma
anche un diario intimo, in cui rivela, per la prima volta in pubblico,
l'amore per sua moglie Nicola e tutto ciò che ne ha fatto una donna
libera e indipendente, sfidando spesso i tabù e il potere dei maschi. In
poche parole, il suo è un manifesto femminile per il calcio, contro i
pregiudizi di ogni tipo. Il ritratto che Carolina fa di sé è quello di
una combattente forte, coraggiosa e anticonformista. Nella vita non ha
paura di niente tranne che dei ragni: «Se fossi nata maschio, per farmi
largo nella vita, avrei fatto a botte con tutti».